Errori arbitrali in aumento: è il momento di cambiare?

Negli ultimi anni, e in particolare nella stagione in corso, il livello arbitrale in Italia è stato spesso oggetto di discussione. Diverse decisioni hanno sollevato dubbi e polemiche, sia in Serie A che nelle categorie inferiori, evidenziando la necessità di un miglioramento nella gestione delle partite e nell’utilizzo del VAR.

Un esempio recente è la partita Lecce-Udinese, dove l’arbitro Kevin Bonacina, inizialmente, aveva lasciato proseguire il gioco su un contatto tra un giocatore del Lecce e uno dell’Udinese. Tuttavia, la sala VAR, con gli arbitri Guida e Serra, ha richiamato Bonacina, suggerendo che si trattasse di un fallo da rigore a causa di una presunta gomitata. Il direttore di gara, dopo aver rivisto l’azione, ha quindi assegnato il calcio di rigore, trasformato poi da Lucca. Un episodio che ha generato molte discussioni, in quanto il contatto non sembrava così evidente da giustificare un intervento del VAR.

Anche in Parma-Bologna si sono verificati episodi controversi. Nel primo tempo, l’arbitro Abisso ha concesso un rigore al Parma per un presunto fallo di mano di Beukema, senza che il VAR, con Marini e Pezzuto, intervenisse per rivedere la decisione. Nel secondo tempo, poi, lo stesso Abisso ha deciso di non espellere Cancellieri, già ammonito, dopo un fallo su Cambiaghi. In seguito a questi episodi, il designatore arbitrale Gianluca Rocchi ha deciso di fermare Abisso per più di un turno, a dimostrazione del fatto che anche all’interno dell’AIA si sta cercando di intervenire in caso di errori evidenti.

Questi episodi non riguardano solo la Serie A, ma anche la Serie B e la Serie C, dove le difficoltà arbitrali si fanno sentire con altrettanta frequenza. È evidente che qualcosa deve cambiare: il sistema arbitrale deve essere perfezionato, gli arbitri devono essere formati al meglio per gestire situazioni di gara complesse e il VAR dovrebbe essere utilizzato in modo più coerente e uniforme.

Il calcio italiano ha bisogno di maggiore trasparenza e precisione nelle decisioni arbitrali. Solo così sarà possibile garantire un campionato equo e credibile, riducendo al minimo gli errori e le polemiche. L’auspicio è che l’AIA e la Lega possano lavorare insieme per migliorare la qualità del nostro calcio, restituendo ai tifosi la fiducia in un sistema arbitrale più efficace e affidabile.

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